IL RETTOR MAGGIORE Don Juan Edmundo Vecchi
Insieme, condividendo la missione giovanile
Si è concluso il 24° Capitolo generale, la costituente salesiana. Si riparte
con un'attenzione nuova e una nuova passione per i giovani. C'era da
aspettarselo, trattandosi di salesiani.
E' apparso piú esteso e più sfidante che mai il campo giovanile in questo
ultimo Capitolo generale. L'oratorio di Valdocco si fa villaggio globale, si
estende ai cinque continenti: Europa, America Latina, Asia, Africa e Oceania.
Spalanca le porte alla gioventú del mondo. E' il nostro campo di lavoro, una
miniera di possibilita'. Dio benedice ancora l'umanità donandoci la vitalità e
la speranza delle nuove generazioni.
NUOVI FENOMENI richiedono però nello stesso tempo amore e capacità di
intervento. Sono le molteplici forme di povertà e di emarginazione presenti in
tutte le società. Il nostro impegno tra i giovani è più urgente che mai. Per
questo appare sempre più indispensabile un nuovo "soggetto" educativo, più
consapevole, più corresponsabile, meglio associato. Il Cg 24 lo ha individuato
e lo propone. Sono le comunità educative, la Famiglia Salesiana, il Movimento
salesiano : un'unica realtà che collega per le medesime finalità e nello stesso
sforzo i consacrati, gli educatori, coloro che vivono la spiritualità salesiana
nei diversi stati, e coloro che simpatizzano con Don Bosco per l'educazione.
LA GRANDE NOVITÀ di questo movimento è la presenza dei laici. Essi vivono
l'esperienza cristiana nelle varie realtà del mondo, e sono impegnati a
trasformarle dal di dentro, rispettosi nello stesso tempo delle leggi e dei
dinamismi propri, ma anche dell'urgenza di portarvi lo spirito del Vangelo.
Sono numerosi nelle opere salesiane e stanno già dando un contributo notevole
di competenza e generosità. Il problema dell'educazione, della gioventù e
dell'evangelizzazione tocca la loro pelle e la loro coscienza in ogni momento.
Ma c'è spazio per altre possibilità da individuare, nuove qualità da
sviluppare. Per questo la formazione appare sempre più la carta da giocare. Su
di essa conviene investire tempi, risorse economiche e persone. Dalla qualità
degli adulti dipende la nostra capacità propositiva per i giovani. Si tratta di
una formazione sui generis, "alla Don Bosco": ci si forma prendendo parte
attiva nelle comunità e nelle iniziative. Un'alternanza a volte rapida, a volte
calma tra prassi e riflessione.
«NUCLEO ANIMATORE» mi sembra la parola chiave, ben coniata per raggiungere gli
obiettivi. Non sono in gioco tanto "ruoli ufficiali", ma un entusiasmo e una
qualifica che si mette a servizio della crescita di tutti. Il treno ha una
locomotiva, l'orchestra un direttore e uno spartito, ogni film un regista.
Orientamento, stimolo, animazione, comunicazione con i mezzi e nelle forme più
moderne sono necessari per far convergere le grandi capacità e le briciole di
buona volontà. In questo nucleo animatore ci sono certamente i salesiani, le
Figlie di Maria Ausiliatrice, i membri della Famiglia Salesiana, ma entrano
tutti coloro che sono disposti a "smuovere" e a portare dinamismo. A questi la
formazione è doppiamente necessaria. Una formazione continua, spirituale,
professionale, pedagogica, salesiana, che rende capaci di interpretare la
realtà giovanile, di far convergere le forze, di progettare interventi. Se
ciascuno dei salesiani, delle FMA, dei cooperatori, degli exallievi, degli
amici aderenti sale di un solo grado nella sua consapevolezza, disponibilità e
capacità operativa, il Movimento salesiano totale crescerà come un fiume in
piena.
INSIEME, nel maggior numero possibile, condividendo missione, spirito e
progetti. E' questa senza dubbio la consegna del periodo che prende la spinta
dal nostro Capitolo generale. Sono gli anni che ci porteranno a quel grande
avvento di Gesù che è il terzo millennio.