GAMBAUDO sig. Giuliano, exallievo,
Torino, il 23/05/2006, a 73 anni
Di famiglia poverissima, ma di solidi principi religiosi, Giuliano frequenta la
scuola presso i salesiani del Colle, recandovisi in bicicletta, anche in pieno
inverno e in calzoncini corti. A 14 anni riesce a farsi assumere come operaio
alla Lancia. Di giorno lavora e di notte continua a studiare fino a conseguire
il diploma di geometra. Con il tempo diventa un pubblicitario stimato e
rispettato, allaccia relazioni con ditte e personaggi del mondo
imprenditoriale, gira il mondo. Ma rimane sempre fedele alle sue modeste
origini e agli insegnamenti appresi in famiglia e nella scuola di Don Bosco.
Gli stessi insegnamenti trasmette al figlio: il valore della rettitudine e del
sacrificio, dell’onore e dell’umiltà, spesso leggendogli gli articoli del
Bollettino Salesiano, cui è stato sempre abbonato. Quando il male lo ghermisce,
è ancora di esempio ai familiari per la coraggiosa e cristiana accettazione del
suo destino.
CARLE sr. Adelaide,Figlia di Maria Ausiliatrice,
† Giaveno (TO), il 07/05/2006, a 84 anni
Suor Adelaide è stata un’icona di bontà e di accoglienza. La si ricorda per
l’amabile serenità e arguzia, il sorriso buono, la dolcezza accogliente,
l’amore alla natura, la fedeltà viva e profonda alla preghiera e ai momenti
comunitari. Tutti le volevano bene: bimbi, ragazzi, adulti, nonni, persone
conosciute da tempo o appena incontrate. Non dimenticava nessuno, arrivava a
mille gentilezze. Le sorelle portano in cuore i suoi incoraggiamenti nelle
difficoltà, la gentilezza straordinaria con i loro genitori e parenti, la cura
materna e l’attenzione per i sacerdoti; ne sottolineano la fedeltà al dovere,
il vivo senso di responsabilità nel delicato compito di portineria e di
accoglienza, la discrezione e l’intelligenza del suo intervento, lo spirito di
collaborazione e di apertura. La sua salute si era indebolita già parecchi anni
fa. Ha sempre offerto tutto con pazienza e fede per don Lino e per la famiglia
della sorella, a cui era legata da grande e reciproco affetto.
GHARGHOUR sac. Abboud,Salesiano,
† Aleppo (Siria), il 19/06/2006, a 59 anni
Un tragico e banale incidente stradale è stato la causa della sua morte,
avvenuta sull’autostrada per Aleppo, quando un camion ha perduto
improvvisamente la cassetta degli attrezzi e costretto la macchina dove
viaggiava don Abboud a una manovra pericolosa che l’ha fatta capottare.
Oratoriano di Aleppo, ha sentito la chiamata alla vita salesiana e l’ha
seguita. Si è dedicato ai giovani come delegato di pastorale giovanile per vari
anni e insegnante, poi è stato direttore in varie case. Buon musico, insegnava
ai ragazzi, che li imparavano con gusto, canti da lui stesso composti. Sempre
sorridente, vivace, ottimista, nonostante il diabete di cui soffriva come male
ereditario. “Vale la pena di vivere la mia vocazione da sacerdote, arabo e
salesiano in Medio Oriente”, diceva. Su tutte, la testimonianza scritta di un
giovane: “Ho imparato da te la gioia del dono e l’amore per gli altri”.
MASOERO sac. Luigi, Salesiano,
† Torino Valdocco, l’11/10/2006, a 86 anni
Fede e lavoro erano le caratteristiche della sua famiglia, che egli ha mantenuto
per tutta la vita. Fu conquistato dall’ambiente familiare di Valdocco dove
entrò come studente e dove scelse di rimanere divenendo salesiano e sacerdote.
Le doti di mente e di cuore lo hanno portato a essere direttore e insegnante
per molti anni, lasciando nei confratelli un esempio di laboriosità,
generosità, equilibrio. Sempre attento alla dimensione spirituale nonostante le
attività che aveva a suo carico: scuola, doposcuola, musica, canto… Gli piaceva
ricordare gli anniversari dei confratelli cui non mancava mai di inviare un
biglietto di auguri e una sua poesia composta per l’occasione.
FANONI BELTRAMI sac. José, salesiano,
† Linare (Chile), il 16/02/1972, a 45 anni
A 35 anni dall’immatura scomparsa, il BS ricorda un salesiano eccezionale,
nativo di Chiesa Valmalenco (Sondrio) ma che ha svolto tutto il suo apostolato
in Cile. Dopo il dottorato alla Gregoriana, ha insegnato Sacra Scrittura a
Santiago. Accettò volentieri di fare il parroco e per quattro anni svolse
questo ministero, apprezzato dai superiori e amato dalla gente. Inviato per un
anno in Germania per un corso di aggiornamento, tornò in Cile dove fu nominato
professore di Sacra Scrittura presso l’Università Cattolica di Santiago. Era un
uomo colto e saggio, forse il più preparato del Chile nel campo delle Scienze
Bibliche; ma era anche un apostolo, dedito anima e corpo ai poveri. Proprio
mentre si trovava in una delle più povere parrocchie della periferia di
Linares, dove si era recato per un breve periodo di riposo e in realtà dedicava
tutto il suo tempo alle necessità della gente, morì improvvisamente, annegando
nelle acque del fiume Achibueno. La parrocchia chiese che fosse sepolto lì, e
la tomba non è mai stata abbandonata dalla gente.